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Quante volte inchiodato nel traffico mattutino oppure a fare ore su ore di straordinari avrai pensato: quali sono i lavori da remoto che posso fare?

La risposta a questa domanda è molto ampia, dal momento che sempre più mestieri stanno abbracciando il mondo digital e ogni anno nascono corsi su professioni che approfondiscono una o l’altra sfaccettatura del web.

Per quanto riguarda i lettori incalliti, almeno una volta nella vita sfiora il pensiero di mettersi dall’altra parte, di scrivere per guadagnare e vendere le proprie opere.

È quello che è successo a me anni fa, quando ho deciso di mettere da parte la mia carriera infermieristica per dedicarmi alla scrittura con più passione e dedizione, a cominciare da un corso di livello avanzato di Editing e Correttore di Bozze.

Proprio durante questa esperienza ho conosciuto la piattaforma Fiverr, un luogo virtuale perfetto per mettersi in gioco fin da subito con la propria conoscenza ed esperienza, acquisendo clienti e facendo pratica.

Vuoi sapere come guadagnare con Fiverr? Te lo spiego nei prossimi paragrafi!

Fiverr: di cosa si tratta

Come già accennato, si tratta di una piattaforma online, dove chiunque può iscriversi da freelance per offrire uno dei numerosi servizi previsti dal sito.

In sostanza, si crea un profilo, si inseriscono i propri dati di presentazione, degli annunci di vendita chiamati “gig” e si portano a termine le commissioni richieste dai clienti, sulla base del servizio offerto.

Su Fiverr ci si può iscrivere anche da clienti, trovando una vastissima scelta tra fornitori di servizi a prezzi irrisori.

Lavori da remoto su Fiverr: da dove si comincia?

Sei esperto in uno dei settori indicati nel sito e vuoi iscriverti come freelance? Ecco come fare:

  • Prima di tutto devi sapere che per iscriversi non è necessario avere una partita IVA. Sono sufficienti un nome, un’immagine e una presentazione convincente. Tieni presente che puoi associare l’account ad altri siti, ma non potendo linkare nulla, risulteranno abbastanza inutili.
  • Lo step successivo è creare una gig, ovvero un annuncio di vendita, che consta in diverse fasi: si sceglie il settore e la lingua di lavoro, i pacchetti dei servizi, un’immagine rappresentativa con una descrizione più articolata di ciò che offri, delle eventuali FAQ da aggiungere (facoltative) e persino un portfolio con lavori già svolti.
  • La prima volta che crei una gig dovrai superare anche un breve test di 40 minuti di comprensione e conoscenza della lingua inglese, insieme all’autenticazione del tuo numero di cellulare.

Attenzione! Poiché il sito è di base in inglese, con traduzioni automatiche con IA, in qualsiasi step consiglio di aggiungere la descrizione in inglese, altrimenti si rischia la cancellazione della gig stessa!

Difatti, occasionalmente il sito seleziona alcuni annunci per un controllo, avvisa l’utente di sistemarli e, se non rispecchia ancora le indicazioni, sarà cancellato. Non solo, durante il controllo la gig viene oscurata ai clienti.

Di norma un cliente interessato contatta in privato per chiedere informazioni. Nella chat si può inviare una gig personalizzata, con servizi e prezzi concordati insieme.

Se invece dovesse trattarsi di un cliente abituale, è molto probabile che scelga direttamente il pacchetto dei servizi che interessa, facendo partire il countdown per la consegna.

Per esempio: hai inserito un pacchetto standard da 5$ per un articolo fino a 350 parole, scritto e consegnato entro 2 giorni. Non appena un utente lo seleziona, invia le indicazioni su come deve essere svolto il lavoro (argomento, eventuali link di riferimento, parole focus ecc.), poi ha inizio il conto alla rovescia: hai esattamente 48 ore per svolgere il lavoro e caricarlo nell’apposito spazio.

Attenzione! I prezzi da esporre sono tutti in dollari, rendendo necessario il conteggio in base alla valuta attuale, soprattutto nel caso di gig personalizzate.

Una volta consegnato il lavoro, il cliente ha 3 giorni di tempo per decidere se è soddisfatto e, a tal proposito, può verificarsi una delle seguenti circostanze:

  • 1. Non ha altre richieste sull’ordine, che pertanto sarà completato, permettendo l’accredito dei guadagni sul tuo salvadanaio virtuale.
  • 2. Il cliente richiede una revisione, da effettuare in poche ore. Nella peggiore delle ipotesi decide di annullare l’ordine contattando l’assistenza clienti.
  • 3. Trascorrono i 3 giorni, senza che il cliente si faccia vivo: l’ordine si completa in automatico.

A questo punto dovresti ricevere una recensione e tu potrai scriverne una a tua volta.

I soldi guadagnati saranno caricati nel salvadanaio virtuale in un paio di settimane, ma l’importo sarà inferiore rispetto al prezzo indicato nella gig. Ciò è dovuto alla percentuale di commissione che trattiene Fiverr, pari al 20% sul totale. Tale tassa viene applicata anche ad ogni pagamento del cliente e persino su eventuali mance.

Raggiunti 20$ nel salvadanaio, si potrà richiedere il versamento sul conto Paypal oppure su un conto bancario (in quest’ultimo caso è richiesta la registrazione ad una piattaforma esterna che funge da tramite).

Tornando all’esempio di cui sopra, l’articolo da 350 parole, che è costato 5$ al cliente, frutterà al freelance un guadagno di 4$, che col cambio valuta corrispondono a circa 3€.

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Pagare servizi su Fiverr

Considerata la convenienza dei prezzi, molti potrebbero decidere di cercare nella piattaforma qualcuno che possa aiutarli a soddisfare le proprie esigenze. L’offerta è molto ampia, perché i venditori sono numerosi in tutti i settori.

Tieni presente che il prezzo che vedi non è quello che andrai a pagare! Pertanto, se l’articolo costa 10$, in realtà si pagano circa 13€, per il discorso sulla percentuale di commissione spiegato in precedenza.

Oltre a ciò, Fiverr si paga al momento della scelta del pacchetto e non alla consegna! I soldi vengono “congelati” dal sito e dati al venditore solo alla conclusione del servizio.

Attenzione: non tutti i freelance sono onesti e hanno recensioni veritiere! Alcuni copiano il lavoro altrui, rivendono ciò che hanno fatto altri colleghi del settore oppure consegnano un prodotto completamente diverso da quello concordato, o ancora, parlano di scrittura manuale, ma usano solo l’IA. In aggiunta, non sempre il servizio clienti interviene in queste circostanze: sul web ho letto tante recensioni negative al riguardo, dove le persone sono state fregate per aver pagato un servizio scadente, senza aver mai ricevuto un rimborso. Peraltro, i venditori disonesti difficilmente vengono bannati, soprattutto se fanno guadagnare parecchio a Fiverr.

Lavori da remoto su Fiverr: come dichiararli?

Come già anticipato, la registrazione come freelance su Fiverr non richiede l’apertura di una partita IVA, trattandosi il più delle volte di prestazioni occasionali.

Tuttavia, stando alle normative italiane vigenti, sarà necessario procedere in tal senso nel momento in cui presti servizio in modo continuativo e abituale, a prescindere dagli importi che guadagni.

Per abbattere i costi di tassazione potresti aprire una partita IVA in regime forfettario, che per i primi 5 anni prevede una tassazione del 5%, per poi passare al 15% (senza contare i contributi INPS, che si conteggiano a parte e generalmente sono intorno al 25%).

Se hai già un’attività aperta come libero professionista, potresti chiederti come emettere le fatture per la piattaforma, considerato che si tratta di una società Extra UE, con sede legale in Israele.

In prima istanza, potrai emettere la fattura una volta ricevuto il versamento sul conto, compilandola con i dati che trovi in questa pagina.

Nella fattura non potrai applicare la marca da bollo da 2€ e dovrai inserire la seguente dicitura “Operazione non soggetta ai sensi dell’articolo 7-ter del DPR n. 633/72”, che sostituisce quella riferita per i clienti italiani.

Per maggiori informazioni, ti invito a consultare il tuo commercialista di fiducia. Nel mio caso è Regime Forfettario di Giampiero Teresi, che include nei costi annuali anche il software di fatturazione elettronica.

La mia esperienza da freelance

Ho lavorato per mesi su Fiverr e devo ammettere che mi ha aiutato a migliorare il mio servizio di scrittura, ma i guadagni sono davvero infimi se si rapporta all’impegno speso.

Non è tanto per ciò che paga il cliente, ma le commissioni che trattiene Fiverr che, aggiunte al cambio valuta, rendono il lavoro tremendamente sottopagato.

La soluzione più semplice sarebbe quella di alzare i prezzi dei propri pacchetti di servizi, ma ciò risulterebbe deleterio al fine di attirare nuovi clienti, perché la concorrenza spietata proviene dai Paesi più poveri (India, Pakistan, Bangladesh, per dirne alcuni), per i quali 3€ finali di guadagno rappresentano un’ottima cifra.

A ciò si aggiunge una traduzione mediocre della piattaforma, nonostante sia ampiamente diffusa anche in Italia: pur avendo selezionato la lingua madre, alcune diciture rimangono in inglese, rendendo diversi passaggi di offerta dei servizi un po’ difficili da comprendere.

Un altro aspetto negativo è relativo ai dati statistici del venditore: mi è capitato di dover cancellare un ordine perché richiesto da una cliente inglese che non aveva letto bene le indicazioni su ciò che offrivo. Nonostante l’errore non fosse stato il mio, il dato negativo ha abbassato la media della qualità del mio lavoro.

Ad ogni modo, Fiverr resta un buon metodo per ampliare il numero dei clienti, farsi conoscere e arrotondare i guadagni a fine mese; il più delle volte non si raggiungono cifre da capogiro, ma in base al settore si possono ottenere diverse centinaia di euro mensili.

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