Segnalazione del dark fantasy leggero Mille di una Vita di J & V Reflex, un romanzo d’esordio scritto a quattro mani, dove si esplorano tematiche profonde attraverso metafore e personaggi bizzarri.
Un libro un po’ anomalo se consideriamo gli altri dello stesso genere, i quali spesso presentano volumi molto più lunghi e una storia articolata divisa in serie. Non solo, all’interno è presente anche una chicca imperdibile per ciascun lettore!

Titolo: Mille di una Vita
Autore: J & V Reflex
Editore: YouCanPrint
Genere: Dark fantasy
Anno di Edizione: 2025
Pagine: 268 pp., Brossura
ISBN: 9791222754277
Trama del dark fantasy Mille di una Vita di J & V Reflex
In fuga dal regno oscuro di Uvelimhera, tre sorelle salgono su un treno speciale, pronte a intraprendere un viaggio verso l’ignoto. La loro speranza è riposta in un Fiore leggendario, capace di cambiare il destino di chi lo trova.
Nel loro cammino si unisce una ragazza tanto bizzarra quanto enigmatica, pronta a guidarle attraverso luoghi straordinari e sconosciuti. Ma ben presto scopriranno che scappare non basta per lasciarsi il passato alle spalle.
Un fantasy per ragazzi e adulti che contiene metafore sulla vita, dove ogni personaggio diventa una rappresentazione simbolica per ognuno di noi.
Un fantasy alternativo
Si sente spesso dire che il mercato editoriale è ormai stantio: quando un genere inizia a prendere piede, tutti i libri che ne fanno parte si omologano alle stesse caratteristiche e cliché.
Senza andare troppo lontano nella memoria, vi ricordate del successo della saga di Twilight? Nell’arco di pochissimo tempo sono nati come funghi storie d’amore impossibile tra vampiri e umani, prodotti che hanno stancato in fretta, pur volendo dare ciascuno un pizzico di originalità.
Poi c’è stato il periodo dei futuri distopici, con protagonisti giovanissimi costretti a maturare in fretta per poter salvare la propria famiglia e cambiare le sorti di una politica ingiusta e discriminante, come Hunger Games o Divergent.
Al momento, pare ci sia un’inversione di rotta verso il dark fantasy e l’urban, con il ritorno di elementi magici e creature mitologiche, come ne abbiamo viste in The Witcher, o come conosciamo oggi con il successo mondiale Onyx Storm.
Mille di una Vita si ritaglia la sua fettina di mercato, portando sì in auge elementi tipici del fantasy più classico, come principesse da salvare, un regno oscuro e creature mostruose, ma strizza l’occhio anche all’urban, in un contesto che è difficile collocale nella linea temporale (sarà medioevo o un futuro distopico, tornato ad una vita primitiva).
Gli autori, però, ci tengono a precisare: “La nostra non è una semplice storia fantasy, ma una metafora sulla vita, perché ogni personaggio è una rappresentazione simbolica di ciò che ci fa soffrire e ci da gioia“.
Una storia di rinascita che appartiene a tutti
Come spiegano gli autori, Mille di una Vita nasce originariamente come regalo di compleanno che J desidera fare alla moglie. Lo scopo era quello di trasmettere il proprio amore e supporto nei confronti di una persona che ha cercato di lasciarsi alle spalle un passato difficile.
Come le protagoniste del libro, anche lei ha dovuto cogliere un’occasione unica nella vita e fuggire da un contesto tossico per ritrovare se stessa; affrontare e accettare i propri traumi, però, è stata la parte più difficile.
La prima stesura, che comprendeva poco più di una novantina di pagine, ha commosso così tanto la moglie di J, che è stata lei stessa a decidere di pubblicare la storia per farla conoscere a tutti.
Gli autori raccontano di aver lavorato per mesi sul testo, mettendo in pratica i consigli di beta readers e la propria passione riguardo le storie fantasy, affinché chiunque leggendola potesse rispecchiarsi e sentirsi capito.
Mille di una Vita, infatti, è un dark fantasy leggero che nasce per dichiarare al lettore: tu non sei solo. Puoi rinascere, ricominciare, ma devi trovare la forza di affrontare gli incubi del tuo passato, perché fuggire non è sufficiente: prima o poi quei “mostri” verranno a cercarti.
Il primo dark fantasy con uno sparito inedito!
Di dark fantasy che viaggiano in mondi cupi per poi trovare la propria via d’uscita e salvezza ce ne sono tanti, ma quanti possono vantare la presenza di uno spartito inedito tra le proprie pagine?
Difatti, una curiosità degli autori è proprio questa: J è un pianista autodidatta, che ha voluto inserire un pezzetto della sua passione all’interno della storia, attraverso lo spartito di una musica che verrà suonata proprio in un punto cruciale della trama.
E poiché è solo una parte dell’intera musica prevista, anche lo spartito appare troncato all’improvviso, facendo sorgere nel lettore la curiosità di scoprire come sarebbe andato a finire l’intero brano musicale.
La musica, che prende il titolo di Beyond The Rust, assume un significato profondo all’interno della storia, che spetta al lettore scoprire.
Gli autori precisano che è in lavorazione una versione integrale dello spartito dedicata proprio ai musicisti, che sarà pubblicata nei prossimi mesi, consentendo ai lettori di suonare una propria versione “arrangiata”.
Non i soliti personaggi, ma simbolismi
Ecco un altro elemento insolito che il lettore può trovare interessante: i personaggi non sono propriamente umani, ma sono oggetti con una forma antropomorfa.
La prima che conosciamo, infatti, è V che viene descritta come “una sottile figura umanoide costituita da una lega metallica“. Segue poi la comparsa della sorella Kessy, “di color verde smeraldo e dalla pelle porosa come una spugna“.
La caratterizzazione dei personaggi, che appare volutamente insolita e al limite dell’assurdo, può acquisire significati multipli sulla base dell’interpretazione personale del lettore.
Per esempio, V potrebbe dare forma alla ragione e Kessy alla vanità? Ciò non viene mai specificato, lasciando libero il lettore di dare un proprio significato personale.
Non solo, nel corso della narrazione la valenza simbolica viene messa ancora più in risalto dal fatto che, per esempio, i personaggi possono apparire anche senza vestiti e non per questo considerarsi nudi.
Un altro elemento interessante è dato dalla voce narrante, che a primo impatto sembra semplicemente esterna e onnisciente, rompendo in alcuni punti la quarta parete per esprimere il proprio pensiero e dialogare con il lettore.
In altre parole, Mille di una Vita è un dark fantasy che riprende gli elementi tipici del genere, per creare un mondo che si trova a cavallo tra la realtà e la nostra immaginazione.
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