Recensione del romanzo Le Solite Sospette di John Niven, con protagoniste quattro donne anziane, molto diverse fra loro, che decidono di fare una rapina per stravolgere la loro vita.
Un romanzo esilarante con situazioni rocambolesche e surreali, dal momento che già le premesse fanno presagire solo conseguenze infauste.

Titolo: Le Solite Sospette (orig. The Sunshine Cruise Company)
Autore: John Niven
Traduttore: Marco Rossari
Editore: Einaudi
Collana: Super ET
Genere: Narrativa contemporanea
Anno di Edizione: 2017
Pagine: 346 pp., Brossura
ISBN: 9788806235680
Voto: 📕📕📕📕/5
Trama Le Solite Sospette di John Niven
La vita di Susan viene stravolta dall’oggi al domani quando scopre che il marito imprenditore è morto a causa dei suoi vizi poco ortodossi e che nascondeva anche altri scheletri ingombranti nell’armadio.
Poiché non ha intenzione di lasciarsi sopraffare dai debiti, decide insieme alle sue amiche di rapinare una banca e fuggire con il “malloppo”, per cominciare una nuova vita.
Parere personale
Il romanzo si apre descrivendo le quattro protagoniste anziane, ognuna con una vita completamente diversa dall’altra: Susan è una casalinga con una discreta cerchia sociale, Terry svolge un lavoro che la deprime, Ethel è un’anziana in cura in una casa di riposo e Jill si strugge di sofferenza per la malattia del nipotino.
Il lettore è portato a pensare che siano quattro personaggi già visti, standardizzati, onnipresenti in ogni film, fino a quando l’autore non rompe l’incantesimo, a partire dalla rapina, che si preannuncia un disastro già durante la pianificazione.
Da quel momento, situazioni surreali ed esilaranti la fanno da padrone, tra fughe improbabili e le peripezie tragicomiche di un poliziotto incapace, che segue le loro tracce con ardore, neanche fossero dei terroristi di fama internazionale.
È il mio primo approccio a Niven e devo ammettere che sono stata piacevolmente sorpresa; l’unico neo che ha pregiudicato la mia valutazione è stato l’eccessivo turpiloquio, che io generalmente non apprezzo.
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